“Chesil Beach”, la spiaggia del non incontro-scontro fra due amanti


Film, Recensioni, Uncategorized / domenica, Dicembre 16th, 2018

Lessi alcuni anni fa il breve romanzo di Ian McEwan da cui è tratto il film e mi piacque. Tuttavia credo di averne capito fino in fondo solo ora, con qualche anno ed esperienza sentimentale in più, il messaggio, struggente ed attualissimo.

Quello di Edward e Florence è un amore giovanile. Sono entrambi carichi di aspettative e idealizzazioni tipiche degli amori di gioventù. Florence è una perfezionista, ha difficoltà a lasciarsi andare e perdere il controllo, con un padre iper competitivo e capace solo di farla sentire inadeguata. Edward invece è cresciuto con una madre affetta da gravi problemi mentali; quando per la prima volta porta Florence con sé in famiglia, e la vede prendere il posto della madre nel creare un’armonia familiare, capisce che è la donna che vuole come compagna di vita.

I due giovani si frequentano e non mancano le occasioni di avvicinamento fisico, a cui si sottrae principalmente Florence. La ragazza si mostra il più delle volte algida e distante. L’ostacolo principale fra di loro è il corpo, in un’epoca – gli anni ’60, prima della rivoluzione sessuale – in cui la sessualità era ancora vissuta con grande pudore e temuta proprio in quanto sconosciuta. I due neo sposi giungono alla prima notte di nozze essendosi costruiti un immenso castello, cosa che li porterà inevitabilmente al “fallimento” e ad un’esperienza, di per sé sciocca e banale, vissuta da entrambi con grande drammaticità. Qui proprio gli universi troppo distanti, ciascuno chiuso nel proprio e forse l’eccessivo orgoglio porterà alla rottura definitiva fra i due. Due universi troppo chiusi e distanti, che ruotano su se stessi senza però riuscire ad incontrarsi. Al punto da lasciarsi sfuggire quella che avrebbe potuto essere una splendida storia d’amore e di vita insieme.

Credo sia la storia di molte relazioni, terminate per l’incapacità di trovare un punto d’incontro. O forse per non essere riusciti a trovarlo per anni, fino a ledere irrimediabilmente il rapporto e portarlo al punto di non ritorno. Spesso l’incomunicabilità e l’incapacità di comprendere le ragioni dell’altro uccide i rapporti. O forse sono i modelli familiari e i comportamenti genitoriali che creano in noi un immaginario di quella che vorremmo fosse la nostra relazione d’amore futura.

Se ad esempio nostro padre adorava nostra madre come una regina, molto difficilmente riusciremo ad accettare che il nostro partner ci tratti come un vecchio calzino. Allo stesso modo se nostro padre era abituato a trattare nostra madre con sufficienza o indifferenza, molto probabilmente introietteremo quel modo di comportarci verso la nostra partner. Forse saremo perfino disposti ad accettare una relazione senza dialogo e in cui non c’è vero amore, proprio come quella che avevano i nostri genitori. Sono situazioni un po’ estremizzate, ma credo si avvicinino abbastanza alla realtà. Spesso poi cerchiamo di adattarci a situazioni che non ci appartengono nel profondo, ma il nostro inconscio si ribella e ci fa desiderare di scappare da modelli relazionali in cui ci sentiamo soffocare o che ci rendono infelici e insoddisfatti.

Non ho una laurea in psicologia (anche se la materia mi affascina indubbiamente) ma credo possa esserci un briciolo di verità in questa analisi. Credo che dovremmo riflettere sugli errori che commettiamo, molto spesso inconsapevolmente, nella tendenza ad imitare il modello relazionale dei nostri genitori, che il più delle volte non ci appartiene per indole o che magari non è sano per una relazione di coppia destinata a durare nel tempo. Soprattutto non dovremmo mai rinunciare alla comunicazione col partner, alla base di ogni relazione felice.

7 Replies to ““Chesil Beach”, la spiaggia del non incontro-scontro fra due amanti”

  1. Anch’io non ho una laurea in psicologia, ma condivido il tuo pensiero sulla tendenza a replicare gli atteggiamenti dei nostri genitori, soprattutto in maniera inconsapevole. Sembra molto affascinante la storia di questo libro (preferisco prima leggere il libro, dopo guardare il film 😉 )

  2. La tua relazione su questa storia d amore è fatta alla perfezione e concordo con te spesso tendiamo anche inconsciamente a stare in relazioni che non sono altro la brutta copia dei nostri genitori.

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