Un valzer tra gli scaffali


Film, Recensioni / lunedì, Marzo 18th, 2019

Sarebbe difficile pensare ad un luogo meno romantico del magazzino di un supermercato. Invece è questo lo scenario dove si svolge la storia d’amore fra Christian e Marion, due impiegati della grande distribuzione nell’odierna Germania dell’Est.

Il ventisettenne Christian, neoassunto come scaffalista, viene preso sotto l’ala protettiva del collega Bruno, il quale lo forma al lavoro negli scaffali del reparto bevande. Bruno è inoltre incaricato di insegnare a Christian ad utilizzare il muletto, mezzo che appare come qualcosa di straordinariamente misterioso agli occhi del giovane e con il quale incontrerà non poche difficoltà. Un giorno alla macchinetta del caffè conosce Marion, enigmatica e graziosa operaia del reparto dolciumi, la quale si diverte a scherzare con lui. Christian viene fin da subito sedotto dal suo modo di fare e finisce per innamorarsene. La bella Marion però è sposata, e la loro storia d’amore sarà possibile solo all’interno di quel contesto speciale.

Con momenti di straordinaria poesia, il film tedesco In den Gängen, presentato al Festival di Berlino, riesce a rappresentare il mondo piuttosto freddo e rigido come quello di un magazzino in un luogo quasi magico, dove i personaggi sono dotati di empatia e solidarietà l’uno nei confronti dell’altro. Interessante il personaggio di Bruno, il quale col tempo si affeziona a Christian e assume nei suoi confronti un atteggiamento quasi paterno. Bruno racconta a Christian del suo passato come camionista nella Germania dell’Est – dove si svolge la trama del film – e della ristrutturazione aziendale che lo ha portato a cambiare mestiere, con suo grande rammarico.

Tutti i personaggi sembrano avvolti da una profonda solitudine e malinconia, nella loro vita al di fuori del contesto lavorativo; quest’ultimo invece appare invece caloroso e accogliente, quasi familiare, così come lo sono talvolta in particolar modo le piccole realtà lavorative.

24 Replies to “Un valzer tra gli scaffali”

  1. Sarà che io e la tv non andiamo proprio d’accordo, ma nn avevo mai sentito parlare di questo film! Deve essere molto romantico, soprattutto perché è una storia consumata è vissuta in un luogo inusuale

  2. Ho letto tutto d’un fiato la tua recensione e sono rimasta colpita dalla descrizione del contrasto tra la tristezza della vita al di fuori del magazzino e la vita all’interno dello stesso ove si realizza una ‘famiglia’ con veri e propri legami ed affetti reali.
    Maria Domenica

  3. Oh la famosa macchinetta del caffè! A parte il film, mi ricorda le chiacchiere che facevo a lavoro. Questo film sembra interessante, me lo segno per prossima visione

  4. Bella questa recensione, effettivamente mi incuriosisce e mi fa venir voglia di andare a vedere il film! soprattutto perché sono appena tornata da 18 mesi in Germania dell’est, dove il calore umano non è scontato – e forse proprio per questo alcuni incontri speciali risultano, per contrasto, ancora più toccanti e profondi. Grazie!

  5. Il titolo è molto suggestivo, quasi da favola magica. Non ho visto il film, ma ora mi hai molto incuriosita. Sembra quasi una poesia che prende vita ed è quello che servirebbe a tutti, un po’ di poesia. Che diventi realtà. Lo guarderò senz’altro. Grazie del consiglio.

  6. Dalla recensione potrebbe piacermi. Se non dovesse arrivare nelle sale italiane, spero che lo diano in TV tra qualche tempo tradotto. Purtroppo non conosco il tedesco.

  7. devo dire che la trama è molto romantica…. un posto insolito, dove scatta la scintilla……un film ch mi piacerebbe comunque vedere per scoprire l’evoluzione della storia

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